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PROGETTI DECENTRARE

INTERVENIRE NELL’EMERGENZA

Salvare le vite umane

Gli interventi sanitari in zone di emergenza hanno caratteristiche particolari.

Riguardano gravi traumi fisici; il trattamento della malnutrizione dei bambini; l’assistenza agli anziani e alle donne incinte; le campagne di vaccinazione; la prevenzione contro le epidemie. Il tutto con mezzi di fortuna. Si tratta inoltre di assicurare un sostegno psicologico alle persone vittime di shock tremendi, che lasciano segni e conseguenze molto profondi.

 

Dare un tetto

La carcassa di un automezzo, un albero, un telo di plastica, possono trasformarsi in una casa. Trovare un alloggio, qualsiasi alloggio, è il primo intervento da prevedere per chi ha perso tutto. Ricreare uno spazio vitale da custodire e organizzare significa dare la prima iniezione di fiducia verso il futuro e l’inizio di una nuova vita.

 

Favorire il ritorno a casa

Chi è costretto in modo traumatico ad abbandonare la propria casa o il proprio paese affida la ripresa di normali condizioni di vita alle strutture di accoglienza che troverà.

Ma la soluzione che ognuna di queste persone desidera è il ritorno nella propria casa.

Per questo occorre fare di tutto per favorire, nel minor tempo possibile, il rimpatrio o il reinsediamento.

 

Ricostruire con attenzione

Ogni guerra, ogni catastrofe naturale si portano dietro un pesante fardello di distruzione.

Case, strade, acquedotti, ospedali vengono riabilitati o ricostruiti dalle ONGs utilizzando materiali reperibili localmente e utilizzando tecnologie appropriate.

Anche in questo caso è assolutamente importante la partecipazione della popolazione nell’opera di ricostruzione.

 

Promuovere l’essere umano

Accanto alle distruzioni fisiche, le calamità cancellano il tessuto civile.

Riaprire una scuola, una biblioteca o un centro per gli anziani non è meno importante di altre riabilitazioni. E’ in questi luoghi che si possono riallacciare legami interrotti e far rivivere la convivenza e la solidarietà sociale.

 

Reinserire gli emarginati

Soldati smobilitati, mutilati o disabili, orfani ed emarginati, sono altre vittime della guerra.

Per favorire il loro reinserimento nella società civile, occorre un approccio particolare, che tenga conto della fragilità sociale in cui versano.